10 errori grammaticali comuni che (forse) fai anche tu

10 errori grammaticali comuni che (forse) fai anche tu

Quando desideri fare della scrittura una professione ci sono degli errori da evitare. A dispetto di ciò che puoi pensare sono errori molto semplici. Per questo a volte è facile lasciare che la distrazione o la fretta abbiano la meglio. Una buona norma da tenere a mente è: rileggi sempre il tuo testo. Anche quando si tratta di un semplice commento su Instagram. Alcuni errori sono errori grammaticali comuni fatti da moltissime persone. Altre volte invece sono semplici refusi che con una buona rilettura spariscono. Bando alle ciance, vediamo subito quali sono gli errori in questione. Lasciando perdere i refusi, per quello ti sto preparando un articolo specifico.

10 errori grammaticali che forse fai anche tu

10 errori grammaticali comuni da evitare come la peste

Qual è o qual’è?

Un errore davvero comune, soprattutto sui Social. Sarà che i Social hanno permesso a tutti di comunicare in modo semplice, ma hey! Occhio alla scrittura. La grafia corretta in questo caso è la prima: qual è. Ciò è possibile perché qual esiste come forma autonoma, esempio: qual bel giorno. Un uso che oggi è caduto in disuso. Ci è rimasto il semplice qual è. Quindi non metterci l’apostrofo, mi raccomando.

Un po’ o un pò?

Per fugare ogni dubbio ricordati che po’ è il troncamento di poco. Ergo niente accento, ci mettiamo l’apostrofo. Posso avere un po’ d’acqua? Ossia: posso avere un poco di acqua?

Perché, perchè o perche’?

Mi sono sentita male a scrivere tutte queste varianti. La grafia corretta è perché. Non ci sono ma, non ci sono se. È perché. Ci sono insegnanti che muoiono per errori del genere. Ricordati come si scrive il tuo perché e salva delle vite.

errori grammaticali da evitare

Sì, si’ o si?

Se avessi un euro per ogni volta che ho visto un scritto in maniera scorretta sarei ricca già da un po’. Specifico: il sì in questione è la particella affermativa. In ordine abbiamo: , avverbio affermativo; si pronome riflessivo. Un esempio per renderlo più chiaro: Sì, ho visto Chiara oggi. Si è iscritta in palestra.

È, é o e’?

Eh? Ma che davvero? Scherzi a parte. Quando si tratta della terza persona singolare del verbo essere è sempre è. Ti svelo un trucco che ti puoi aiutare a ricordarti la grafia corretta. Scrivi perché ed è una a fianco all’altra. Gli accenti vanno l’uno verso l’altro, come a cercare un abbraccio metaforico.

E o ed, a o ad?

Ogni volta che vedo un errore tra questi mi viene la pelle d’oca. Perché la d eufonica è così tanto odiata? Cosa ha fatto di male? Si usa solo quando la parola successiva inizia con la stessa vocale. Domani vado a Edimburgo. Domani vado ad Amburgo. Sono entusiasta e felice. Sono felice ed entusiasta. Ti prego, promettimi che non sbaglierai più.

Qui, Quo e Qua

Che sono i tre nipotini di Paperino. Ecco, togliendo Quo ci rimangono Qui e Qua. Siccome ai due abbiamo tolto un fratello ora possiamo trasformarli in avverbi. Una volta che Qui e Qua sono diventati qui e qua ricordarti una cosa. Non si trasformeranno mai in quì e quà. Sai perché? Perché i due paperi avverbio hanno già il cappellino. Quindi perché mai dovremmo aggiunger loro un altro cappello accento?

10 errori grammaticali comuni qui e qua

Un e un’ e il mio infarto

Un colpo al cuore ogni volta che leggo “un’amico”. Questo è tra gli errori grammaticali più comuni. Piccolo ripasso, gli articoli indeterminativi sono: un, uno e una. Cosa notiamo? Il genere maschile ha due articoli indeterminativi un e uno. Per questo quando la parola successiva è maschile e inizia con vocale non c’è bisogno dell’apostrofo. Per quanto riguarda il genere femminile, beh, noi donne dobbiamo sempre adattarci. Siccome dire “una amica” è scomodo eliminiamo la a e ci mettiamo il nostro caro apostrofo. Così abbiamo: un e uno per il genere maschile, un’ e una per il genere femminile.

Soprattutto o sopratutto?

Un errore molto facile da fare. Viene semplice pensare all’unione delle due parole sopra e tutto. Di conseguenza metterci una sola t. Ma ahimè, la grafia corretta richiede la doppia t per due volte. Soprattutto. Quattro t in tutto, prendere o lasciare.

D’accordo o daccordo?

Prova a pensare alla frase “essere di comune accordo”. Se togliamo il comune di mezzo, scusa Sindaco, perché la d dovrebbe incollarsi come una cozza? Diamo un po’ d’aria alle due, poverine. Un apostrofo in mezzo e abbiamo il nostro perfetto d’accordo. Sei d’accordo?

Bonus: Qualcun altro o qualcun’altro?

La grafia corretta è: rullo di tamburi… Qualcun altro. Questo perché qualcun altro è soggetto di troncamento. Ossia la perdita dell’ultima vocale della parola. La stessa cosa succede nel modo di dire can che abbaia non morde.

10 errori grammaticali comuni che rovinano la tua scrittura

Ricapitoliamo i 10 errori grammaticali comuni

  1. Qual è o qual’è
  2. Un po’ o un pò
  3. Perché, perchè o perche’
  4. , si o si’
  5. È, é o e’
  6. E o ed, a o ad
  7. Qui, Quo e Qua
  8. Un o un’
  9. Soprattutto o sopratutto
  10. D’accordo o daccordo
  11. Qualcun altro o qualcun’altro

Per oggi abbiamo finito. Spero che questo piccolo ripasso ti torni utile. Puoi rileggere l’articolo ogni volta che hai un dubbio grammaticale. Impegnati a non commettere più questi errori grammaticali comuni e la tua scrittura avrà un sapore nuovo. La tua professionalità passa anche dalle parole che usi e come le usi. Qualsiasi sia il tuo lavoro è sconsigliabile che tu faccia questi sciocchi errori. Vorrai di sicuro che le persone ti percepiscano con serietà. Ti assicuro che un semplice errore a volte può rovinare una reputazione.

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