Come scrivere un blog post che venga amato dalle persone e da Google

Come scrivere un blog post che venga amato dalle persone e da Google

Ci sono 3 tipi di persone quando si parla di scrittura online: le persone che la prendono larga e fanno perdere la pazienza a chi legge, le persone che scrivono pochissimo perché non sanno come scrivere un blog post e le persone che strutturano nel modo corretto i propri contenuti ottenendo meravigliosi e meritati risultati.

Ogni persona che si affaccia al mondo della scrittura sul web, che sia per motivi personali o professionali come nel caso dei blog aziendali, vorrebbe rientrare nella terza tipologia. Ecco il mio obiettivo di oggi: mostrarti come scrivere un articolo per il blog nel modo giusto. Vedremo insieme come creare la struttura del tuo blog post, quali metodi di scrittura puoi utilizzare e come rendere il tuo contenuto amato da Google e soprattutto dalle persone. Ciò che leggerai è valido anche in caso tu voglia scrivere per il blog di un’altra persona e voglia diventare Content Writer e SEO Content Writer di professione.

Come scrivere un blog post che sia apprezzato da Google e dalle persone

Sono 2 i protagonisti principali della scrittura di articoli per il blog: le persone destinate alla lettura e i motori di ricerca. Per quanto siano senza dubbio importanti tutti e due, first thing first: le persone.

Il contenuto deve essere creato prima tenendo in considerazione le persone che lo potrebbero leggere e poi pensiamo ai motori di ricerca. Sono ben consapevole che online ci sono miriadi di articoli che parlano di ottimizzazione SEO dei testi. E ben pochi che parlano di come creare un articolo di blog ben strutturato e fluido da leggere. Quindi vediamo insieme prima come creare un contenuto ben scritto e interessante per le persone.

Prima di scrivere un articolo

Prima di procedere alla scrittura del tuo blog post ci sono degli step necessari da compiere che do per scontato tu abbia già fatto. Te li riporto brevemente qui ma non li approfondirò ora. Se senti la necessità di approfondire ogni singolo aspetto ti consiglio di leggere gli articoli a riguardo.

Prima di procedere alla scrittura devi aver individuato l’argomento da trattare che sia interessante per il tuo pubblico online. Di conseguenza aver effettuato la keyword research per avere certezza che l’argomento venga cercato – e quindi ha potenzialità di posizionamento sui motori di ricerca – e aver analizzato l’intento di ricerca della parola chiave.

Oltre a ciò ti consiglio di definire un obiettivo professionale e uno personale per il tuo articolo.

Professionale: quale azione deve compiere chi legge il tuo articolo? Esempio: iscriversi alla newsletter, visitare lo shop online. Quale valore deve apportare l’articolo al tuo Brand o Personal Brand? Esempio: migliorare la reputazione aziendale, aumentare la Brand Awareness, aumentare le visite al sito web.

Personale: cosa vuoi comunicare? Quale punto di vista vuoi apportare? Che informazioni o emozioni vuoi trasmettere al tuo pubblico attraverso l’articolo?

E ora vediamo subito i passi da percorrere per dare forma al tuo articolo per blog. Partiamo dalla definizione della struttura per poi passare ai metodi di scrittura che puoi usare così da trasformare le tue idee per blog in un testo coinvolgente.

Da quante parti è composto un articolo per il blog?

Partiamo davvero dalle basi. Ogni testo è composto da 4 parti: titolo, introduzione, corpo, conclusione.

Tenendo in considerazione le 4 parti del testo puoi iniziare a creare la struttura del tuo articolo blog. Quindi crea una vera e propria ossatura del tuo contenuto ponendoti sempre la seguente domanda: cosa ha bisogno di sapere il mio pubblico riguardo all’argomento che ho scelto? Sfrutta il brainstorming e appuntati ogni idea che ti viene in mente correlata all’argomento.

La risposta alla domanda sopra ti permette di mettere in luce tutti gli aspetti che meritano approfondimento nel corpo del tuo testo. Ogni approfondimento utile è una parte del corpo del tuo articolo di blog. Ti faccio un esempio perché vorrei che tu usassi la tua capacità di ragionamento senza copiare ciò che fanno – di errato – già altre persone online.

La corretta struttura di un articolo

L’errore principale che viene commesso online è uno: fare troppo il gioco dei motori di ricerca e tenere in scarsa considerazione le persone. Prendendo a esempio la chiave di ricerca come scrivere un articolo per un blog o come scrivere un blog post potresti aver trovato negli articoli presenti su Google la seguente struttura:

  • Come scrivere un blog post
  • Cos’è un blog
  • Identifica le tue buyer personas
  • Scegli l’argomento da trattare
  • Come scegliere l’argomento
  • Definisci il tuo tono di voce
  • Fai la keyword research
  • Poi a questo punto trovi i soliti 10 consigli inerenti alla scrittura – scrivi frasi brevi, usa parole semplici, suddividi in paragrafi etc
  • Consigli sull’ottimizzazione del contenuto in ottica SEO
  • E infine le conclusioni

Houston, abbiamo un problema. Ragiona con me. La persona che cerca su Google come scrivere un blog post sta espressamente cercando informazioni riguardo alla scrittura.

Nella maggior parte dei casi però si trova di fronte contenuti che parlano di tutt’altro con poca attenzione alla scrittura. E ciò succede spesso anche in altri settori. C’è un motivo se viene fatto ciò ed è appunto fare l’occhiolino ai motori di ricerca cercando di conquistare più parole chiave. Questa strategia però ha un paio di spiacevoli conseguenze.

La prima è che le persone non leggono ma scansionano il testo andando subito a cercare l’informazione alla quale sono interessate – e poi ci lamentiamo che le persone non leggono più. La seconda spiacevole conseguenza è che le persone si stufano di leggere i contenuti che prendono l’argomento troppo alla larga – e poi ci lamentiamo che le persone non leggono più x2.

Quindi, andiamo al dunque. Per scrivere contenuti che le persone apprezzino bisogna mantenere alta l’attenzione proprio verso le persone: cosa ha bisogno di sapere nello specifico il mio pubblico riguardo all’argomento scelto? Il pubblico che potrebbe leggere il mio contenuto cosa sa e cosa non sa? Cosa dovrebbe sapere riguardo e in relazione all’argomento? Cosa per il momento non gli è utile per comprendere l’argomento?

Rispondendo alle domande individui come affrontare l’argomento, cosa approfondire e cosa tralasciare.

Nell’esempio di questo articolo, considerando che la frase di ricerca è già specifica, posso azzardare a dar per scontato che le persone sappiano già: cos’è un blog, come scegliere l’argomento, come fare una keyword research, chi è il pubblico ideale e come definire il proprio tono di voce. Attenzione: do per scontato ma la certezza non posso averla. Quindi per rendere la vita facile al mio pubblico rendo disponibili gli approfondimenti relativi a ciò che do per scontato.

Un’ossatura ideale a questo punto potrebbe essere:

  • Come scrivere un blog post
  • Quali sono le parti che compongono un testo
  • Definire l’ossatura del contenuto
  • Come strutturare il contenuto e quindi quali metodi di scrittura si possono usare
  • Come rendere il testo fluido, coerente e di piacevole lettura
  • Qui poi posso aggiungere consigli sull’ottimizzazione SEO del contenuto trattandosi di blog
  • Infine la conclusione

Puoi notare che le due ossature hanno focus molto diversi. La prima parla ben poco di scrittura e fornisce altre 200 informazioni che potenzialmente il pubblico al momento nemmeno sta cercando. La seconda punta l’attenzione su ciò che l’audience sta cercando. E se il tuo pubblico trova esattamente ciò che sta cercando è felice. Pubblico felice = pubblico che continua a leggere i tuoi contenuti. 

Come scrivere un blog post strutturato con efficacia grazie ai metodi di scrittura

Eccoci alla parte più divertente e più complessa per chi si avvicina al mondo della scrittura. Dopo aver definito l’ossatura indicativa dell’articolo è il momento di decidere come strutturare l’argomento.

Ci sono molte strutture e metodi di scrittura che puoi utilizzare per avere la certezza che il tuo articolo abbia un filo logico chiaro e facile da seguire per il tuo pubblico. Partiamo dal metodo di scrittura più citato per il blogging, poi ti spiego perché non dovresti usarlo e in seguito ti consiglio strutture più efficaci per i tuoi blog post – l’ultima è tra le migliori.

La regola delle 7 W + 1 H

La regola delle 7W + 1H merita di essere citata. Tienila a mente in particolar modo per scrivere l’introduzione del tuo blog post.

Considerata la regola principe del giornalismo anglosassone aiuta a individuare le informazioni importanti che devono essere presenti nella prima frase. Nel nostro caso nell’introduzione dell’articolo per il blog. Gli avverbi e i pronomi interrogativi sono:

  1. Who? Chi?
  2. What? Cosa?
  3. Where? Dove?
  4. When? Quando?
  5. Why? Perché?
  6. Which? Quale?
  7. Whose? Di chi?
  8. How? Come?

Nell’introduzione del tuo articolo devono essere presenti tutte le 7W e l’how? No. Ciò che devi sapere di questa regola è che ha una singola funzione: mnemonica. Ossia ti è utile a livello di memoria per rendere più facile l’individuazione delle informazioni da inserire.

La scelta delle particelle interrogative alle quali dare risposta dipende dal contenuto e dall’obiettivo del contenuto stesso. In linea di massima ricordati che nell’introduzione del blog post devi far capire subito al tuo pubblico di cosa parla il contenuto e magari anche come tratterai l’argomento e perché.

Il Metodo della Piramide Rovesciata o Piramide Inversa

Parliamo di lei: la tecnica della piramide rovesciata o inversa. Anch’essa ha raggiunto la sua fama grazie al giornalismo anglosassone. Oggi viene spesso citata come struttura per la scrittura per il web. Purtroppo il metodo della piramide rovesciata presenta diversi limiti quando si parla di scrittura per il blog. Ma andiamo con ordine. Come funziona la piramide inversa?

La tecnica della piramide inversa è una tecnica di scrittura che prevede le informazioni più importanti e principali all’inizio del contenuto – qui torna la regola delle 7W+1H – in seguito l’argomento viene approfondito con informazioni secondarie e dettagli utili ma non essenziali per poi giungere alla conclusione. La struttura è indicata per una lettura rapida del contenuto.

È una tecnica di scrittura perfetta per gli articoli giornalistici, news e comunicati stampa. Perché però non è adatta alla maggior parte degli argomenti che si possono trattare sul blog?

La piramide rovesciata è una figura che permette di ordinare le informazioni dell’articolo in ordine decrescente di priorità. Così facendo la comprensione del testo è facilitata. Le informazioni importanti infatti occupano la parte alta proprio per permettere a chi legge di conoscere l’argomento trattato anche solo leggendo la prima parte del testo e di proseguire nella lettura solo per scoprire i dettagli. Quando invece si tratta di blog post molto spesso si tratta di contenuti educativi per i quali è impossibile racchiudere tutte le informazioni importanti all’inizio. L’introduzione degli articoli blog infatti è in genere breve perché ha il compito di far sapere a chi leggerà qual è l’argomento trattato. La persona che legge ha poi bisogno di leggere tutto il contenuto, o gran parte di esso, per poter approfondire e comprendere l’argomento.

Come scrivere un blog post: metodo della piramide rovesciata.

Il Metodo Diamante

La struttura diamante la prendiamo in prestito dallo stile narrativo e la creazione di vero e proprio storytelling. La sua forma però si adatta anche agli articoli di blog ed è tra le più particolari.

Nel metodo diamante l’introduzione ha lo scopo di attirare l’attenzione dell’utente con una piccola storia o un aneddoto che faccia anche comprendere quale sarà l’argomento specifico trattato. All’inizio l’attenzione è ristretta a un aspetto specifico per poi espandersi nel corpo del testo. Nella parte centrale del contenuto l’argomento viene approfondito e si entra nel vivo del discorso. Andando verso la conclusione il focus sull’argomento torna a restringersi. La breve conclusione ha lo scopo di richiamare in modo completo l’argomento trattato nel blog post.

Quali sono le differenze tra la Piramide Invertita e la Struttura a Diamante?

La piramide invertita permette di creare un unico blocco di testo in cui il focus è stretto sull’argomento principale. La persona che legge inoltre può conoscere l’argomento trattato leggendo solo la parte iniziale e la parte finale.

La struttura a diamante invece consente di affrontare vari approfondimenti riguardanti l’argomento principale creando così altre sezioni di testo. La persona che legge trova le informazioni più importanti all’inizio dell’articolo, ma per comprendere e approfondire ha bisogno di leggere il restante contenuto.

Quindi la piramide invertita è adatta a testi che affrontano un singolo argomento in modo lineare senza approfondimenti correlati. Il metodo diamante è perfetto per i contenuti che richiedono approfondimenti correlati pur mantenendo il focus sull’argomento principale. La possibilità di sfruttare storie e aneddoti nella struttura a diamante inoltre rende l’articolo per blog dinamico e coinvolgente.

Metodo Clessidra

Lo schema a clessidra per la scrittura lo abbiamo preso in prestito dalla scrittura accademica e funziona bene anche per i testi del blog. In particolare per i blog post argomentativi ed educativi.

Il modello pone molta importanza sull’introduzione e sulla conclusione. L’introduzione è ampia e la conclusione aperta può riassumere il contenuto, invitare all’azione come il download di un documento di approfondimento, o per esempio preparare l’utente alla lettura del successivo contenuto. La parte centrale invece del contenuto è approfondita e contiene tutte le informazioni che l’utente sta cercando. Le più importanti si posizionano al di sotto dell’introduzione e al di sopra della conclusione come puoi vedere dalla grafica qui sotto.

Come scrivere un blog post: metodo a clessidra

Il Metodo di scrittura Brick By Brick

Il metodo brick by brick è il migliore se devi affrontare un argomento complesso. Questa struttura di scrittura ti permette di accompagnare il tuo pubblico verso la conoscenza di un determinato argomento: mattone dopo mattone.

Parti dagli aspetti dell’argomento più semplici e di facile comprensione per poi man mano passare agli aspetti più complessi. Così facendo permetti a chi legge di seguire il discorso senza travolgerlo con troppe informazioni. Ricordati che se dai al tuo pubblico troppe informazioni tutte insieme senza fargli seguire un ordine logico ben organizzato il risultato è quello di confonderlo.

Come scrivere un blog post che le persone ameranno

Hai individuato l’ossatura di base del tuo blog post, hai scelto il metodo di scrittura più adatto e ora è il momento di iniziare a scrivere – per davvero. E ciò lo puoi fare solo tu, qui i miei insegnamenti riguardo alla scrittura terminano. O forse no…

Ci sono dei consigli che voglio darti per rendere il tuo testo perfetto per la lettura online.

Anzi, aspetta. Prima di tutto un altro consiglio ancora più importante riguardo alla scrittura.

Scrivi la bozza senza preoccuparti di correggere il testo. Lo riscrivo perché so che molte persone iniziano a correggere in fase di prima stesura ed è controproducente: scrivi la bozza senza preoccuparti di correggere il testo. Una volta che avrai terminato la bozza potrai procedere con la rilettura e la correzione.

Ora sveliamo gli altri consigli.

Primo consiglio: suddividi il corpo del tuo contenuto in più parti. Ogni volta che approfondisci un particolare aspetto legato al tuo argomento crea una nuova sezione. Per ogni sezione definisci una headline che permetta alle persone di comprendere subito cosa stai approfondendo.

Secondo consiglio: ogni sezione dividila in più paragrafi in modo tale che tra uno e l’altro ci sia uno spazio bianco. Di solito si consiglia di andare a capo ogni 3-5 righe. Ma io ti consiglio di andare a capo ogni volta che il paragrafo riguarda una nuova idea o un nuovo ragionamento. Sia chiaro, non è obbligatorio lasciare uno spazio bianco tra un paragrafo e l’altro. Tieni però a mente che la lettura su dispositivo digitale è più faticosa e fastidiosa rispetto alla lettura cartacea. Lasciare uno spazio potrebbe aiutare le persone che leggono a percepire come maggiormente fruibile il contenuto.

Terzo consiglio: quando scrivi tieni sempre a mente chi è il tuo target di riferimento. E qui non ti dirò di usare parole semplici e frasi corte. Piuttosto ti dico che hai due alternative: adattare la tua scrittura al tuo pubblico ideale, lasciare che sia la tua scrittura a trovare il tuo pubblico ideale. Che vuol dire in semplici parole? Che se vuoi scrivere frasi lunghe e usare parole anche complesse fallo. Sii però consapevole che ogni scelta porta risultati diversi e potrebbe richiedere tempi diversi – anche molto lunghi – per il raggiungimento degli stessi.

Quarto consiglio: rendi il tuo stile di scrittura unico e riconoscibile. Nei tuoi contenuti usa la personalità del tuo Brand o Personal Brand sfruttando il Tono di Voce che hai scelto in linea con l’archetipo che rende viva la tua azienda.

Quinto consiglio: rispetta l’intento di ricerca scaturito dalla tua keyword research per creare un testo coerente che rispecchi ciò che le persone stanno cercando.

Consigli BONUS: titolo, introduzione, conclusione del blog post più vari ed eventuali

Stiamo per approdare alla sezione di ottimizzazione SEO dei contenuti, ma ecco gli ultimissimi consigli per permetterti di creare articoli efficaci che attirino l’attenzione del tuo pubblico.

Il titolo è la prima parte più importante del tuo articolo, la seconda è l’introduzione e la terza è la conclusione.

Il primo elemento sul quale porre la tua attenzione è la headline 1, il tuo titolo principale . È l’unica occasione che hai di attirare l’attenzione del tuo pubblico e incuriosire tanto da portarlo a leggere il tuo contenuto.

Il secondo elemento è l’introduzione. Una introduzione scritta in modo eccellente è uno strumento potente. Hai convinto il tuo pubblico a fare click sul tuo articolo grazie alla headline, ora l’introduzione ha il compito di convincerlo nel proseguire la lettura del tuo intero contenuto. Scrivi una breve introduzione che faccia subito capire alle persone di cosa parlerai nel tuo articolo e quali aspetti dell’argomento scelto approfondirai.

Il terzo elemento è la conclusione. Non dimenticarla mai. Un articolo blog senza conclusione è come una storia senza finale. Puoi sfruttarla per fare un recap di tutto ciò che hai trattato nel tuo blog post, per invitare a compiere un’azione – es. iscrizione alla newsletter – o per ampliare l’argomento – es. fonti utili, articoli correlati.

Come creare contenuti per il blog che siano accattivanti?

Ogni volta che crei un testo da pubblicare sul blog hai delle responsabilità enormi nei confronti del tuo pubblico.

Un ottimo testo deve essere di facile lettura, deve scorrere in modo naturale e il filo logico del discorso deve sempre essere mantenuto. Deve mantenere la promessa fatta nel titolo e quindi dare all’utente ciò che sta cercando. Ma soprattutto deve essere accattivante.

Per scrivere un contenuto accattivante c’è solo una cosa che puoi fare. Usare il tuo ToV, coerente con l’archetipo del tuo Brand, per dare personalità e vitalità alle parole scritte.

Come creare contenuti di valore e originali per il tuo pubblico?

Creare contenuti di valore e originali per il tuo pubblico è un altro aspetto da considerare. Contenuto di valore significa un contenuto interessante o utile per il tuo pubblico. Ricordati, il blog non è fatto per te ma per il tuo pubblico. Le persone sono sempre al centro.

Per creare un contenuto originale invece devi evitare di copiare da altri siti, devi fornire più informazioni rispetto alla concorrenza, devi creare contenuti di qualità senza timore nell’affrontare ciò che ancora la tua concorrenza non ha trattato – a patto che siano coerenti con la tua azienda.

Come ottimizzare il tuo articolo per blog per i motori di ricerca – alias l’ottimizzazione SEO

E dopo i consigli di ottimizzazione del testo per le persone vediamo insieme l’ottimizzazione SEO del contenuto.

Come hai letto anche nell’introduzione i protagonisti della scrittura online sono: le persone interessate ai tuoi contenuti e i motori di ricerca.

I motori di ricerca, in particolare Google che è ancora re indiscusso, scansionano il tuo testo per comprendere di cosa parla così da mostrarlo alle persone potenzialmente interessate. Per far sì che Google sia in grado di comprendere il tuo testo entra in gioco la SEO.

Struttura dell’articolo in ottica SEO: H1, H2, H3 e altre diavolerie

Hai scritto il tuo bel contenuto tenendo conto della keyword research che hai fatto in precedenza. Quindi ora andiamo a dare una struttura SEO al tuo articolo inserendo anche le keyword nei punti giusti.

H1: è il titolo principale del tuo blog post. Di H1, headline 1, ce n’è solo uno e oltre a essere accattivante per chi vedrà il tuo articolo deve contenere la parola chiave.

H2: nei consigli sopra ti ho scritto di dividere il corpo del testo in più sezioni. Ogni approfondimento è una sezione. Ogni sezione la introduci con un H2, headline 2, ossia una titolazione che faccia subito capire a chi leggerà e ai motori di ricerca cosa stai per approfondire. Anche nell’H2 inserisci la parola chiave. Se nel tuo contenuto hai molte sezioni e di conseguenza H2 non è necessario inserire la parola chiave ogni volta. Per aiutarti a sapere quante volte inserirla puoi sfruttare un plugin per la SEO come Yoast SEO.

H3: se i tuoi approfondimenti richiedono ulteriori approfondimenti puoi introdurli con un ulteriore sottotitolo, ossia un H3, headline 3.

Attenzione: se usi WordPress noterai che hai la possibilità di usare diversi tipi di titolazione, fino al livello 6 ossia H6. In linea di massima per la maggior parte dei contenuti è sufficiente arrivare fino al livello 3 (H3) o al massimo al livello 4 (H4). Tieni a mente che oltre al titolo principale (H1) e i sottotitoli per sezione (H2) le altre titolazioni non sono obbligatorie. Dipendono dalla profondità con cui tratti l’argomento che hai scelto.

Immagini: può essere utile inserire delle immagini nel tuo contenuto per spezzare il testo. In caso tu scelga di inserirle ricordati di personalizzare l’alt tag. L’alt tag, o più correttamente l’alt text, è una breve descrizione dell’immagine che ha 3 utilità: permettere alle persone ipovedenti che usano screen reader di comprendere l’immagine, definire l’immagine all’utente qualora non venga caricata in modo corretto, permette a Google Image di comprendere e mostrare l’immagine in base alle ricerche degli utenti. L’uso di immagini per spezzare il contenuto è consigliato ma non obbligatorio. L’unica immagine che dovresti sempre inserire è l’immagine in evidenza del tuo blog post.

Titolo SEO: può essere diverso dal tuo titolo principale (H1), ma deve comunque includere la keyword. Il titolo SEO, chiamato anche tag title, viene visualizzato nei risultati del motore di ricerca, mentre l’H1 viene visualizzato quando una persona fa clic sul tuo contenuto. Se sfrutti Yoast SEO personalizzare il titolo SEO è molto semplice e spesso conveniente. Infatti i motori di ricerca come Google rendono visibili solo 70 caratteri del titolo con la conseguenza di tagliare una parte dell’H1. Quindi ti consiglio di pensare a un secondo titolo che non superi i 60/70 caratteri, contenente la keyword, che verrà mostrato dai motori di ricerca per intero.

Meta description: la meta description è un brevissimo riassunto o un breve testo di massimo 160 caratteri che viene mostrato nei risultati del motore di ricerca sotto al titolo SEO. Sfrutta la meta description per far comprendere alle persone potenzialmente interessate e ai motori di ricerca cosa troveranno nel tuo blog post. Anche qui inserisci la keyword.

Permalink: il permalink è un tipo di URL che si riferisce a una pagina specifica del sito web. Nel caso del tuo blog post usando Yoast SEO puoi personalizzarlo con facilità inserendo la keyword o delle parole utili a definire con precisione la pagina del tuo articolo.

Link interni e link esterni: se il tuo blog post richiama ulteriori approfondimenti puoi sfruttare i collegamenti ipertestuali. Interni quando decidi di inserire un link a una pagina/articolo del tuo sito, esterni quando decidi di inserire un link a una pagina/articolo di un altro sito. In tutti e due i casi la regola di base è: inserisci link che siano coerenti e in linea con l’argomento trattato – e se rimandi a siti esterni presta attenzione all’affidabilità del sito a cui rimandi il tuo pubblico.

Come revisionare l’articolo: consigli e domande da porti

Hai scritto tutto, hai sistemato la struttura del tuo articolo, hai ottimizzato il testo in ottica SEO e ora è il momento di passare alla revisione e alla correzione. Dedica alla seguente fase il giusto tempo. Non minuti, almeno un’ora abbondante.

Rileggi il testo per accertarti che il contenuto sia coerente, corretto e coeso. Puoi aiutarti con le seguenti domande:

  • Nel testo sono presenti ripetizioni inutili? Se sì, procedi a cancellare le parti superflue.
  • I vari approfondimenti e concetti seguono un ordine – logico, cronologico, di importanza? Se la risposta è no procedi a riordinare i concetti o le sezioni del tuo articolo. Le varie informazioni devono essere collegate per permettere al tuo pubblico di seguire il senso del discorso senza difficoltà.
  • Sono presenti concetti o idee in netto contrasto tra di loro che rendono il contenuto incoerente? Se sì rivedi le idee espresse e correggi per mantenere un punto di vista coerente.
  • L’articolo per il blog è completo e pertinente? Contiene le informazioni necessarie per un corretto sviluppo dell’argomento?
  • Il testo è ben formulato, fluido nella lettura e le frasi e le parole usate sono appropriate?
  • Il contenuto presenta errori di ortografia, sintassi o punteggiature?

Come scrivere un blog post: conclusioni

Okay, ora dovresti ormai sapere come scrivere un blog post. Ecco per te un recap di tutto ciò che hai imparato fino a qui:

  • Prima di iniziare a scrivere costruisci la struttura, od ossatura, del tuo articolo sfruttando la keyword research e il brainstorming.
  • Scegli il metodo e la struttura di scrittura più adatti per il tuo blog post – metodo della piramide rovesciata, metodo clessidra, metodo diamante, metodo brick by brick.
  • Scrivi il tuo articolo tenendo bene a mente che il primo focus è sulle persone, il tuo pubblico. Presta molta attenzione al titolo, scrivi una headline per blog magnetica, all’introduzione e alla conclusione.
  • Rendi il tuo testo SEO-friendly con l’ottimizzazione SEO per permettere al tuo articolo di posizionarsi sui motori di ricerca – ed essere così scoperto da più persone possibili.
  • La fase della revisione è importantissima, prestale il giusto tempo per trasformare la tua prima stesura in un testo perfetto.

Per concludere ti invito a non preoccuparti di scrivere testi troppo corti o troppo lunghi. Nonostante ci sia una lunghezza consigliata per gli articoli di blog fai in modo di coprire l’argomento al meglio e soddisfare le curiosità del tuo pubblico. Decidi ogni quanto pubblicare sul blog per evitare di impazzire: serve tempo per scrivere un articolo di qualità quindi struttura un piano editoriale e un calendario editoriale per te sostenibili. E ricordati: scegli sempre gli argomenti migliori da trattare.

E ora buona scrittura.


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